mercoledì 28 novembre 2012

Fiat 850 - Bella come un modellino

La Fiat 850 è stata una delle macchine più amata dagli italiani. Prodotta tra il 1964 e il 1971 divenne presto la tipica auto del ceto medio: non proprio utilitaria ma nemmeno berlina, la 850 era la vettura giusta per le famiglie. E' una sorta di evoluzione della 600 di cui in un certo senso richiama un po' la linea. I suoi fanaloni anteriori tondi sono una delle sue caratteristiche più famose. In tutto ne furono prodotte circa 2,2 milioni e fu sostituita dalla 127. Dotata di motore posteriore da 850 cc, raggiungeva i 120 km/h. Interni semplici ma spaziosi. Nella seconda versione, tra le varie novità anche il volante in simil legno.


Trovare una Fiat 850 è sempre un lieto evento. Anche se trovarne una a un raduno è un po' come voler vincere facile. Ma tant'è... Questa l'abbiamo incontrata alla fiera di Osnago. Semplicemente perfetta, un vero modellino (a bordo aveva infatti il suo clone in miniatura). Risale al 1968-69, ma sembra nata ieri!


Fiat 850 -

Una Fiat 850 comparsa dal nulla in una mattina di autunno in una piazza di Milano. Sistemata in qualche modo sul marciapiedi tra un albero e la fermata del tram. La targa ci dice che è del 1968 e i suoi annetti purtroppo li dimostra tutti. Carrozzeria scolorita, ammaccature assortite, interni trascurati e un bozzo enorme nel parabrezza.



Fiat 850 Special

La Fiat 850 Special è una versione un po' più bella della 850. Ha un motore leggermente più potente della versione base che consentiva di raggiungere i 135 km/h. Esternamente il fregio cromato laterale e i profili dei vetri lucidi. Interni un po' meglio rifiniti con un po' di plastica in più.


Una bellissima Fiat 850 Special scovata nel parcheggio di un'industria casearia, qui nella verde Brianza. Un po' tamarra con le ruote maggiorate ma in perfetta forma con il suo colore celeste scolorito



lunedì 19 novembre 2012

Ritmo Cabrio - prima serie

La prima serie della Ritmo aveva anche una versione Cabrio, cioè decappottabile. Aveva un grande roll-bar centrale del colore della carrozzeria e un portellone posteriore che si otteneca ribaltando verso il basso il cofano del vano bagagli e verso l'alto il lunotto della cappotta. L'auto ebbo un buonissimo successo, in giro all'epoca se ne vedevano. Oggi è molto più rara ma incontrarla è sempre un piacere.

Una rara Ritmo 85 Cabrio nera scovata a San Marino da Giacomo. Ci voleva proprio il suo occhio per vederla perché il bolide era infognata dietro una siepe in mezzo a materiale edile. Una visione da non credere!!

La Ritmo aveva l'aria di essere lì da tempo, ma ancora funzionante. Anche se con qualche piccolo gibollo...

domenica 18 novembre 2012

Fiat Ritmo - seconda serie

La seconda serie della Fiat Ritmo inizia la produzione nel 1982 e prosegue fino al 1988, anno in cui la Ritmo esce di produzione. La vettura mantiene la linea, tuttavia spariscono alcuni particolari. Sull'anteriore: i grossi fanaloni tondi della prima serie sono rimpiazzati da due coppie di fanali tondi più piccoli, accanto ai fanali appaiono sugli spigoli gli indicatori di direzione, il paraurti tutta-plastica si riduce di dimensioni e sul frontale appare una griglia per l'aerazione, sparisce invece la grossa presa d'aria sul cofano.
(questa rossa l'abbiamo beccata fuori dal centro commerciale)
(questa bianca sotto invece nel Salento.
Il proprietario si è accorto che stavamo fotografando
e non l'ha presa granchè bene...)
Sul posteriore, anche la fanaleria posteriore cambia con gruppi ottici molto più grossi.
L'auto mantiene però le ottime qualità di carico e anche i consumi restano bassi per tutte le motorizzazioni (che partono da 1100cc): circa 12 km con un litro.

Anche i mitici copricerchi con le doppie righe lasciano il posto a degli anonimi patacconi di plastica grigia.










La Ritmo seconda serie, se esternamente sembra molto simile alla prima versione, presenta una serie di novità tecniche che la rendono molto più moderna. Il pianale fu riprogettato e la macchina risultava molto più leggera e performante.

sabato 17 novembre 2012

Fiat Ritmo - prima serie

La Ritmo è una delle macchine Fiat più vendute e più diffuse. Nata per sostituire la 128, è stata prodotta dal 1978 al 1988 in due diverse versioni e in tutto ne sono state vendute circa 2milioni. La prima versione fu prodotta dal 1978 al 1982. La linea a due volumi con portellone posteriore, interni sobri ma comfortevoli, meccanica affidabile (quella del 128), la Ritmo era destinata a essere un grande successo. Le strade italiane ne furono infatti piene. Era lunga 4 metri, era disponibile a 3 o 5 porte, aveva motorizzazioni da 1100 a 1500 cc. Aveva troppa plastica sia dentro che fuori e questo le valse tante critiche.

Questo esemplare di Ritmo con immancabile portapacchi sul tetto, l'abbiamo trovata alla periferia di Palermo

Nelle strade del Salento non è impossibile trovarne una come questa ancora perfettamente funzionante. La Ritmo è un mulo e nonostante i suoi 30 e passa anni fa ancora il suo mestiere

Il muso è una delle caratteristiche più memorabili della Ritmo: i fanaloni tondi, la presa d'aria sul cofano e soprattutto il grande paraurti in plastica, parte integrante della carrozzeria

Maniglie tonde: ma quando mai si sono viste?

giovedì 15 novembre 2012

Citroen Ami 8 Break

Una Ami 8 azzurra pescata assolutamente per caso da Giacomo in un viottolo di Torre Lapillo, in Salento. Solo lui poteva avvistarla. La cercavamo ovunque e per vederne una in lamiera e ruggine siamo dovuti arrivare fino al tacco. E' un modello Break, cioè una familiare. Ha una targa del 1974 e i suoi quasi 40 anni (di km e fatica) non li dimostra. Certo un po' di ruggine c'è, qualche buco nelle parti in plastica è inevitabile, ma il fascino di questa antenata delle moderne station wagon resta intatto. Secondo i dati di Wiki ne furono prodotte circa 386mila. Diffusissima in Francia, un po' meno da noi, è una delle derivate della 2cv. Spartanissima all'interno, all'esterno ha una sua linea tutta particolare derivata dalla Ami 6 (la macchina con il lunotto convesso).

La Ami 8 Break fu prodotta dal 1969 al 1979 e nella linea è praticamente identica alla Ami 6 Break

Il muso ha i caratteristici fanaloni a forma di occhi e una grande conca nel cofano

La Ami aveva un motore 600 di cilindrata e superava di poco i 110 km/h

Molto raffinate anche le scanalature sulle fiancate

Ha un grandissimo portellone posteriore e un vano bagagli capacissimo

sabato 10 novembre 2012

Fiat 126 Bis

La Fiat 126 Bis è l'ultima versione della 126. Fu prodotta dal 1987 al 1992, prima di uscire di produzione. La 126 Bis ha tantissime novità rispetto al modello classico della 126, della quale in pratica manteneva solo l'estetica generale. Il motore (700 di cilindrata) era a sogliola, raffreddato ad acqua e "nascosto" sotto il pianale posteriore, creando un inedito vano bagagli retrostante accessibile mediante portellone. Ora i vani porta bagagli sono due: la citycar diventa capientissima. Per il resto tanta plastica dentro e fuori: la macchina classica lascia il posto a quelle "moderne".

La Fiat 126 Bis mantiene la linea classica della 126...

...ma all'estero c'è molta plastica, come già sulla Personal:
paraurti, fascioni, specchietto retrovisore e anche i copricerchi delle ruote sono tutti in plastica

La novità più evidente è il portellone posteriore: la 126 Bis ha un capace portabagagli

Il motore è un bicilindrico 700 cc a sogliola posto dietro. Risparmiosissima, faceva circa 20 km con un litro

Raggiungeva la velocità di 116 km orari

mercoledì 7 novembre 2012

Fiat 126 Personal 4

Una Fiat 126 Personal intercettata a Leverano (Le): il colore turchese è una meraviglia

Una povera 126 Personal a Porto Cesareo (Le): il paraurti anteriore sta su per miracolo...
...anzi sta su con lo spago!!

Circonvallazione di Palermo: una 126 forse seconda serie va talmente piano che provoca una coda kilometrica. Completamente scolorita e riverniciata in modo rudimentale

Una 126 Personal beccata a Otranto (Le). Forse era in versione Silver...

di sicuro ha i fanali squadrati

Una 126 seconda serie beccata sotto un cavalcavia alla periferia di Milano. Paraurti ancora cromato e fascioni laterali in plastica

Una 126 seconda serie parcheggiata in un cortile di Carnate

Giacomo non rinuncia alla foto ricordo
La macchina è davvero in condizioni pessime divorata dalla ruggine e un fanale rattoppato con lo scotch

domenica 4 novembre 2012

Fiat 126 (prima serie)

La Fiat 126 è uno dei più bei gioielli prodotti dalla Fiat. E' arrivata sul mercato nel 1972 con l'obiettivo di sostituire la 500, della quale sviluppa il concetto meccanico. Ha conosciuto più evoluzioni fino all'esaurimento della produzione avvenuto nel 2000. Ha linee più squadrate tipiche del periodo, conserva il motore posteriore raffreddato ad aria (che è poi lo stesso della 500) ma presenta alcune novità importanti come lo spostamento del serbatoio sotto il sedile posteriore. Oggi la si definirebbe una citycar, all'epoca era l'utilitaria ideale per le signore: è lunga 3 metri e larga un metro e 30. Piccolo spazio ma dentro ci stavano abbastanza bene 4 persone. . Ne sono state vendute una miriade: oltre 5,5 milioni. Trovarne una posteggiata in qualche pertugio non è impossibile. Noi ne abbiamo scovate alcune. La nostra preferita è questa color rosso di un signore che abita vicino a casa nostra.

Giacomo raggiante a bordo di una stupenda Fiat 126 rossa fiammante. Dalla targa si capisce che è del 1975. La piccola canaglia si diverte a passare e ripassare sotto casa nostra. La vediamo sfrecciare in continuazione e la voglia di acchiapparla è incontenibile...
Così durante un sabato mattina la troviamo ferma fuori dalla stazione ferroviaria e ne approfittiamo per fotografarla e vederla finalmente da vicino. Il proprietario ce la mostra orgoglioso e concede a Giacomo il piacere di sedersi al volante della 126 rossa

La piccola rossa è di quinta mano (!!) e ha fatto migliaia e migliaia di km in questi quasi 40 anni di vita, ma il motorino gira che è un piacere

Gli interni sono ovviamente spartani, ma c'è tutto. Giacomo se solo avesse avuto le chiavi sarebbe partito


Vacanze in Sicilia anno 2011. Foto ricordo di Palermo: una stupenda Fiat 126 verde oliva

Da Palermo a Monreale, la musica non cambia. Eccone un modello bianco tranquillamente posteggiata lungo la salita che porta al Duomo. Questa è del 1975. Da quelle parti le 126 sono ancora le vere citycar

Piccola e solida: la 126 da lì non vuole andarsene


Bellissima! Una Fiat 126 arancione del 1973, avvistata in una strada di Mesagne (Br) durante un pomeriggio d'estate. La vettura sembra ancora in perfetta forma
Come al solito la tinta rossa scolorisce e così il cofano è meno lucente del resto della carrozzeria
Una Fiat 126 bianca primo modello del 1973, avvistata nella notte a Torre Lapillo (Le). Un po' di ruggine qua e là, ma la macchinina appare ancora efficientissima
Nella notte la piccola 126 sembra un fantasma, ma di giorno sulla strada sa ancora fare il suo mestiere
Una Fiat 126 nera del 1976 avvistata sotto un cavalcavia alla periferia di Milano. Qualche immancabile segno delle tante battaglie nel traffico metropolitano e un tergicristallo mancante

Una Fiat 126 verde oliva ferma in un parco di Milano. Il muso è un po' incassato, segno di una frenata finita male: ma questo non toglie bellezza alla mini Fiat

Questa versione di 126 ha anche un tettuccio apribile
Sulla Fiat 126 si possono fare migliorie o aggiustamenti continui. In questa versione trovata in concorso alla Fiera di Padova 2012 si notano un paraurti nero e uno specchietto in plastica molto più grande dell'originale.